La Mozart suona in carcere e sul podio sale una detenuta PER una mattina, per poco più di un’ ora, le note della Serenata per archi di Ciajkovskij hanno attraversato le celle del carcere della Dozza. Per una mattina, i carcerati hanno applaudito e applaudito ancora alcuni ospiti decisamente insoliti tra quelle pareti, i musicistiContinua a leggere
Essere musicista
Una stanza d’albergo, la vista di Francoforte dal 17° piano. Manca un’ora al concerto e tutto è pronto: la giacca, i pantaloni, il violoncello, la camicia bianca prestata da un collega perché, come al solito, si dimentica sempre qualcosa a casa, con conseguente stress da ultimo minuto. Stasera suoneremo, alla “Alte Oper”, un bel programma:Continua a leggere
Venezuela
10 Gennaio 2009: una data che ha cambiato per sempre la mia vita. Sono passati anni; eppure, quando ci ripenso ancora mi commuovo e ricordo con entusiasmo la fatica, ripagata, con i tanti allievi. Ho avuto tanti incontri ed esperienze importanti, ma ciò che ha radicalmente cambiato la mia vita, sradicando le certezze e rimettendo tuttoContinua a leggere
Santo Domingo
Nella Repubblica Dominicana i problemi sono più o meno gli stessi; esiste, però, una maggiore povertà, più le malattie (come il colera). Inoltre, i terremoti non aiutano. La musica, qui, ha dato un motivo per sperare nel futuro: si è capito che è possibile costruire una società ideale, proprio come è un’orchestra. Grazie alla musicaContinua a leggere
Palestina
Ho visto cose “allucinanti”, e allo stesso tempo emozionanti: una povertà estrema, una profonda difficoltà non solo a programmare una vita ma anche ad arrivare a fine giornata. Ripenso all’emozione indescrivibile nel suonare il contrabbasso (perché mancava), davanti alla Porta di Damasco con i bambini palestinesi. Quel concerto per loro era fondamentale: in Palestina iContinua a leggere
Giappone
In Giappone i problemi sono diversi, ma la medicina è la stessa. L’educazione scolastica giapponese mira, da sempre, alla funzionalità della Nazione e non pone al centro il singolo. Da qui, deriva il fatto che i giapponesi, fin da piccoli sono educati a non esprimere la propria opinione su nulla e a non dire maiContinua a leggere